Successo della Inseminazione Intrauterina in relazione agli indici di riserva ovarica
Alcuni studi hanno preso in esame le probabilità di successo della inseminazione intra uterina in relazione all'età della donna.
In
uno
studio
pubblicato
da
Harris
e
collaboratori
nel
2010
(1)
sono
stati
presi
in
esame
262
cicli
di
inseminazione
intra-
uterina
su
130
donne
di
cui
57
di
età
compresa
tra
i
38
ed
i
39
anni
e
73
di
età
superiore
ai
40
anni.
Le
percentuali
di
gravidanza
a
termine
per
ciclo
sono
risultate
pari
al
6,1%
nelle pazienti di età compresa tre i 38 e i 39 anni e pari al 2 % nelle pazienti di età uguale o superiore ai 40 anni.
Inoltre
un
dato
interessante
rilevato
dall'autore
concerne
il
fatto
che
nelle
donne
di
età
compresa
tra
i
38
ed
i
39
anni
le
gravidanze
ottenute
hanno
avuto
luogo
entro
i
primi
due
tentativi,
mentre
nella
pazienti
di
età
uguale
o
superiore
ai
40
anni
le
uniche
gravidanze
si
sono
avute
al
primo
tentativo.
Sulla
base
di
ciò
sembrerebbe
quindi
inutile
eseguire
più
di
due
cicli
di
inseminazione
intra-uterina
e
più
di
un
ciclo
rispettivamente
nelle
donne
di
età compresa tra i 38 ed i 39 anni e di età uguale o superiore ai 40 anni.
Andando
infine
ad
esaminare
i
risultati
ottenuti
nel
loro
complesso
in
relazione
alla
diagnosi
di
infertilità
possiamo
osservare
come
in
questo
gruppo
di
pazienti
(quindi
complessivamente
nelle
donne
di
età
uguale
o
superiore
ai
38
anni),
la
percentuale
di
gravidanze
a
termine
passava
da
un
circa
16%
nella
pazienti
con
diagnosi
di
infertilità
inspiegata
o
tubarica
ad
un
circa
4%
nelle
donne
in
cui
era
stato
diagnosticato
un
quadro
di
infertilità correlato ad una riduzione della riserva ovarica.
Se
andiamo
però
ad
analizzare
i
risultati
della
inseminazione
intrauterina
in
rapporto
ai
markers
di
riserva
ovarica
un
recente
studio
di
Lamazou
et
al
(2)
non
ha
evidenziato
differenze
significative
tra
i
tassi
di
gravidanza
fra
le
pazienti
con
valori
di
ormone
anti-mulleriano
ridotti
e
pazienti
con
valori
più
elevati.
In
particolare
gli
autori
riportano
un
tasso
di
gravidanza
evolutiva
per
ciclo
pari
al
15,5%
nelle
pazienti
con
valori
di
AMH
inferiore
a
1
ng/ml,
al
15,2%
nelle
pazienti
con
valori
tra
1
e
4,5
ng/ml
e
al
13,6%
nelle
pazienti
con
valori
di
AMH
superiori
a
4,5
ng/ml
su
una
popolazione
di
316
pazienti
di
età
inferiore
ai
39
anni
sottoposte
al
loro
primo
ciclo
di
inseminazione
intrauterina.
Questi
dati
sembrerebbero
quindi
indicare
un
ruolo
negativo
più
del
fattore
età
che
non
della
riduzione
della
riserva
ovarica
di
per
se,
quantomeno
se
valutata
in
rapporto
ai
valori
di
ormone
anti-mulleriano
cosa
che
potrebbe
forse
spiegarsi
in
una
possibile
riduzione
più
che
altro
qualitativa
piuttosto
che
quantitativa
degli
ovociti
disponibili.
Riferimenti bibliografici
1)
Harris
ID,
Missmer
SA,
Hornstein
MD.
Poor
success
of
gonadotropin-induced
controlled
ovarian
hyperstimulation
and
intrauterine
insemination
for
older
women.
Fertil
Steril,
2010
Jun;94(1):144-8. Epub 2009 Apr 25
2)
Lamazou
F,
Fuchs
F,
Genro
V,
Malagrida
L,
Torre
A,
Albert
M,
Wainer
R.
Intra-uterine
insemination
outcomes
according
to
the
serum
AMH
level
on
day
3.J
Gynecol
Obstet
Biol
Reprod
(Paris).
2012 Apr;41(2):122-7 Epub 2011 Sep 29